Messalino di Venerdì 27 Ottobre

Messalino di Venerdì 27 Ottobre

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (7,18-25a)

Fratelli, io so che in me, cioè nella mia carne, non abita il bene: in me c’è il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Ora, se faccio quello che non voglio, non sono più io a farlo, ma il peccato che abita in me.
Dunque io trovo in me questa legge: quando voglio fare il bene, il male è accanto a me. Infatti nel mio intimo acconsento alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge, che combatte contro la legge della mia ragione e mi rende schiavo della legge del peccato, che è nelle mie membra.
Me infelice! Chi mi libererà da questo corpo di morte? Siano rese grazie a Dio per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore!

* L’uomo non redento è inclinato al male, sebbene conosca il bene e desideri anche di compierlo. È dilaniato dal contrasto tra l’intuizione del bene e l’altra legge che domina le sue membra e lo avvince al peccato.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 118)
Insegnami, Signore, i tuoi decreti.

Insegnami il gusto del bene e la conoscenza,
perché ho fiducia nei tuoi comandi.
Tu sei buono e fai il bene:
insegnami i tuoi decreti.

Il tuo amore sia la mia consolazione,
secondo la promessa fatta al tuo servo.
Venga a me la tua misericordia e io avrò vita,
perché la tua legge è la mia delizia.

Mai dimenticherò i tuoi precetti,
perché con essi tu mi fai vivere.
Io sono tuo: salvami,
perché ho ricercato i tuoi precetti.

 

Canto al Vangelo (cf Mt 11,25)
Alleluia... Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Luca (12,54-59)

In quel tempo, Gesù diceva alle folle: «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo».

* Gesù rinfaccia ai Giudei di saper comprendere i segni esterni del tempo, ma di non saper vedere i segni del tempo messianico. Con la venuta di Gesù è spuntata una nuova èra; Gesù ne è il segno.

 

Spunti di Riflessione

I segni dei tempi
Con la venuta di Gesù è spuntata una nuova era; Gesù ne è il segno. Chi lo vede, dovrebbe giudicare che è giunta la pienezza dei tempi e assumere l’atteggiamento corrispondente. Gesù è l’aurora di un giorno nuovo!
Il tempo della decisione urge: Gesù con una parabola fa vedere che l’uomo è come uno che viene trascinato davanti al giudice per essere giudicato. Mentre è in via, ha ancora tempo di mettersi d’accordo con il suo avversario e di salvarsi. Però è già sulla strada del tribunale.
L’umanità peccatrice è citata dinanzi al tribunale di Dio. La vita è una via che porta al giudizio; la storia del mondo è una strada che mena al giudizio universale. Finché gli uomini sono ancora in vita, hanno la possibilità di salvarsi; devono però decidersi per Cristo.

Gesù costituisce la fine della storia, quindi la fine del tempo. La sua venuta è la suprema sua autorivelazione. Per i malvagi sarà l’istante dell’estremo scontro col bene, rifiutato nella più lucida consapevolezza; coinciderà, quindi, nella fissazione di tutta la loro persona nella condanna eterna.
Gesù lo incontriamo ogni giorno. Anticipazione di quel definitivo incontro sono i rapporti quotidiani col prossimo nel quale Gesù si identifica: ogni uomo in cui ci imbattiamo è Cristo che torna a noi.

 

La Parola per me, Oggi

Oggi è il giorno opportuno per riconciliarci con l’”avversario”, con chiunque abbia qualcosa contro di noi. Il tempo presente ci è dato per andar d’accordo con lui considerandolo come fratello, e così diventare misericordiosi come il Padre (Lc 6,36).

 

La Parola si fa Preghiera

Spalanca i nostri occhi, Signore, perché sappiano scrutare oltre l’universo, con tutti i suoi misteri, i segni della tua presenza; e nel tempo di grazia, che è il nostro oggi, impareremo ad accogliere la tua salvezza.

Il Mio Rosario
Gesù è coronato di spine
«Ogni azione di Cristo è gloria per la Chiesa cattolica; ma la gloria delle glorie è la croce… La croce è potenza che dà sicurezza; è grazia in favore dei poveri, non è pesante per chi è debole» (S. Cirillo di Gerusalemme).
Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria

 

 

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