Messalino di Domenica 12 Febbraio

Messalino di Domenica 12 Febbraio

 

Dal libro del Siràcide (15,15-20)

Se vuoi osservare i suoi comandamenti, essi ti custodiranno; se hai fiducia in lui, anche tu vivrai. Egli ti ha posto davanti fuoco e acqua: là dove vuoi tendi la tua mano. Davanti agli uomini stanno la vita e la morte, il bene e il male: a ognuno sarà dato ciò che a lui piacerà. Grande infatti è la sapienza del Signore; forte e potente, egli vede ogni cosa. I suoi occhi sono su coloro che lo temono, egli conosce ogni opera degli uomini. A nessuno ha comandato di essere empio e a nessuno ha dato il permesso di peccare.

* «Se vuoi». L’osservanza dei comandamenti non è la forzata esecuzione d’un precetto, ma una libera risposta d’amore a Dio, grande e buono. «Dio, ci inventa con noi» disse un autore.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 118)
Beato chi cammina nella legge del Signore.

Beato chi è integro nella sua via
e cammina nella legge del Signore.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.

Tu hai promulgato i tuoi precetti
perché siano osservati interamente.
Siano stabili le mie vie
nel custodire i tuoi decreti.

Sii benevolo con il tuo servo e avrò vita,
osserverò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.

Insegnami, Signore, la via dei tuoi decreti
e la custodirò sino alla fine.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.

 

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi (2,6-10)

Fratelli, tra coloro che sono perfetti parliamo, sì, di sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di questo mondo, che vengono ridotti al nulla. Parliamo invece della sapienza di Dio, che è nel mistero, che è rimasta nascosta e che Dio ha stabilito prima dei secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo l’ha conosciuta; se l’avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto: “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né mai entrarono in cuore di uomo, Dio le ha preparate per coloro che lo amano”. Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio.

* La Sapienza è uno sguardo sul mondo oscuro nel quale si agitano e soffrono gli uomini: ciò che sembrava soltanto una giungla insidiosa si illumina e si incanala verso viali radiosi, convergenti verso un traguardo dove Cristo attira tutto a sé. Gesù Cristo è il cuore di questa sapienza divina.

 

Canto al Vangelo (cfr Mt 11,25)
Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Matteo (5,20-22.27-28.37) - forma breve

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli. Io vi dico infatti: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio”. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo! Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tua mano destra ti è motivo di scandalo, tagliala e gettala via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo vada a finire nella Geènna. Fu pure detto: “Chi ripudia la propria moglie, le dia l’atto del ripudio”. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, eccetto il caso di unione illegittima, la espone all’adulterio, e chiunque sposa una ripudiata, commette adulterio. Avete anche inteso che fu detto agli antichi: “Non giurerai il falso, ma adempirai verso il Signore i tuoi giuramenti”. Ma io vi dico: non giurate affatto, né per il cielo, perché è il trono di Dio, né per la terra, perché è lo sgabello dei suoi piedi, né per Gerusalemme, perché è la città del grande Re. Non giurare neppure per la tua testa, perché non hai il potere di rendere bianco o nero un solo capello. Sia invece il vostro parlare: “sì, sì”, “no, no”; il di più viene dal Maligno».

* Gesù afferma che non è venuto ad abolire la legge ma a compierla: la fedeltà alle prescrizioni tutta materiale ed esterna, vale ben poco. Occorre una fedeltà più profonda: che impegni la mente e il cuore.

 

Spunti di Riflessione

«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento»
La Legge è una parte della Rivelazione dell’Antico Testamento; tutta la Sacra Scrittura va presa integralmente: vi si trova espressa la volontà di Dio. Osservarla è quindi la norma fondamentale dell’agire. Gesù non è venuto ad abolire la Legge, ma a darle uno sviluppo completo, definitivo. Ci insegna che l’osservanza puramente esteriore non è sufficiente. Non la lettera, ma lo «spirito» della Legge deve essere osservato. La vera pienezza della Legge è l’amore.
Gesù approfondisce l’osservanza del quinto Comandamento: «Non uccidere». La spiegazione farisaica della Legge si limita a proibire l’azione esterna. Gesù invece comprende in essa, non soltanto il gesto omicida e le sole parole ingiurio-se, ma anche la collera interna, i pensieri di odio. Dio può venire nell’uomo soltanto mediante l’amore. Ecco perché la carità è l’atteggiamento fondamentale del cristiano. «Il cristiano è uno che ama».
«Non commetterai adulterio». Le parole testuali del sesto e nono comandamento proibiscono l’adulterio, cioè l’infedeltà coniugale (Es 20,14). Ma Gesù va molto al di là. Non solo l’azione, ma anche lo sguardo su un’altra donna, desiderandola, è già adulterio. Dio esige un comportamento corretto anche nell’intimo; vuole tutto l’uomo, pensiero e azione. Dio vuole il cuore.

«Ammettiamolo pure: l’occhio si è casualmente posato. L’animo però non si soffermi con desiderio. Non è colpa il vedere, ma dobbiamo guardarci che da esso scaturisca il peccato. L’occhio corporale vede, il pudore dell’animo, tuttavia, tenga a freno gli occhi del cuore. Il Signore non ha detto “chiunque guarderà” ha commesso adulterio, ma “chiunque guarderà per desiderarla”. Non vuole imporre limiti di sorta alla vista, bensì fa questione di sentimento» (S. Ambrogio).

Se è in gioco la vita eterna con minaccia di dannazione, occorre avere la saggezza di fuggire e di sacrificare tutto per evitare il pericolo sovrastante. Creati ad immagine di Dio, che è Amore, noi amiamo e vogliamo essere amati. Tuttavia questa esperienza così primitiva ed originaria in noi, se non è controllata, può mutarsi in una devastante catastrofe della nostra esistenza. Per cui si deve giorno per giorno imparare ad amare, a padroneggiare la reazione e l’agitazione dell’intera persona. Finché l’amore non si libera dal proprio io, non è amore. La radice dell’amore è l’umiltà, il non voler nulla dagli altri. Solo chi si dimentica totalmente, giunge alla purezza della donazione e a quella sincerità e limpidezza, per cui il suo parlare rispecchia la luminosità del pensiero («sì, sì; no, no»), rifiutando ogni compromesso. Osservando i Comandamenti ogni anima deve diventare un’immagine semplicissima, purissima, trasparente di Dio, tanto che Dio deve rispecchiarsi in quell’anima, come in Maria, l’Immacolata, la Tutta-trasparenza ai «Tre».

 

La Parola per me, Oggi

Non basta astenersi da atti materiali contro la legge, bisogna eliminare anche i pensieri e i desideri cattivi. Dio non guarda alle apparenze, ma al cuore. E, come il cuore, anche la parola che dal cuore esce ha da essere trasparente, senza bisogno di giuramenti.

 

La Parola si fa Preghiera

O Dio, che riveli la pienezza della legge nella giustizia nuova fondata sull’amore, fa’ che il popolo cristiano, radunato per offrirti il sacrificio perfetto, sia coerente con le esigenze del Vangelo, e diventi per ogni uomo segno di riconciliazione e di pace.

 

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