Messalino di Domenica 22 Luglio

Messalino di Domenica 22 Luglio

 

Dal libro del profeta Geremìa (23,1-6)

Dice il Signore:
«Guai ai pastori che fanno perire e disperdono il gregge del mio pascolo. Oracolo del Signore.
Perciò dice il Signore, Dio d’Israele, contro i pastori che devono pascere il mio popolo: Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ve ne siete preoccupati; ecco io vi punirò per la malvagità delle vostre opere. Oracolo del Signore.
Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; saranno feconde e si moltiplicheranno. Costituirò sopra di esse pastori che le faranno pascolare, così che non dovranno più temere né sgomentarsi; non ne mancherà neppure una. Oracolo del Signore.
Ecco, verranno giorni – oracolo del Signore –
nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto,
che regnerà da vero re e sarà saggio
ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra.
Nei suoi giorni Giuda sarà salvato
e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome:
Signore-nostra-giustizia».

* Geremìa si scaglia contro i pastori, cioè contro i re di Giuda, gli ultimi re che condurranno il paese alla catastrofe, e contro gli altri capi. Dovevano mantenerli nell’Alleanza del Sinai e invece hanno favorito le loro inclinazioni al comodismo e al materialismo. Ma Dio è fedele e non abbandonerà i suoi figli.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 22)
Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.

Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia.

Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincastro
mi danno sicurezza.

Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca.

Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni.

 

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni (6,30-34)

Fratelli, ora, in Cristo Gesù, voi che un tempo eravate lontani, siete diventati vicini, grazie al sangue di Cristo.
Egli infatti è la nostra pace,
colui che di due ha fatto una cosa sola,
abbattendo il muro di separazione che li divideva,
cioè l’inimicizia, per mezzo della sua carne.
Così egli ha abolito la Legge, fatta di prescrizioni e di decreti, per creare in se stesso, dei due, un solo uomo nuovo, facendo la pace, e per riconciliare tutti e due con Dio in un solo corpo, per mezzo della croce,
eliminando in se stesso l’inimicizia.
Egli è venuto ad annunciare pace a voi che eravate lontani, e pace a coloro che erano vicini.
Per mezzo di lui infatti possiamo presentarci, gli uni e gli altri, al Padre in un solo Spirito.

* Il Cristo ha rifatto col suo sacrificio l’unità del genere umano spezzata dal peccato; ha abbattuto il muro dell’inimicizia e dell’odio che avevano innalzato gli uomini per difendere i propri privilegi; ha creato nel suo corpo glorioso «un solo uomo nuovo».

 

Canto al Vangelo (Gv 10,27)
Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco (6,30-34)

In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.

* Gesù prende con sé i discepoli, perché riposino con lui e rinnovino le loro forze dopo un lungo faticoso lavoro. Egli non chiede loro più del necessario, non li logora, li tratta “umanamente”.

 

Spunti di Riflessione

Le vacanze di Gesù
S. Marco parla di una partenza di Gesù con i suoi discepoli per alcuni giorni di solitudine. Cosa sono queste «vacanze» per Gesù? Sono un tempo di distensione, di riposo, di ricupero di se stessi, dopo giornate e settimane stremanti.
Sono un tempo di comunione con la natura, e Gesù sa scegliere i posti: «un’alta montagna in disparte» (9,2); i dirupi color malva dei monti del Golan che cadono a picco sul lago di Tiberiade (5,1); la costa siro-fenicia o libanese (7,24-31); le sorgenti del Giordano ai piedi del monte Ermon (8,27).
Sono un tempo di vita comunitaria con i suoi discepoli che gli raccontano le loro esperienze di evangelizzazione (6,30). «Venite in disparte (frase che significa: venite a pregare), voi soli, in un luogo deserto  (staccati dalla folla, dove c’è silenzio) e riposatevi un po’».
Sono un tempo di comunione con il Padre: «Al mattino, ancora a notte fonda, Gesù si alzò e uscì, se ne andò in un luogo solitario e lì pregava» (1,35). Quando Gesù ritorna tra le folle, le sue parole e le sue azioni saranno la spiga colma dei grani della sua preghiera e dei suoi silenzi sulla montagna o sul lago.

Ma la partenza di Gesù non passa inosservata. La folla non lo abbandona. Perché? «Sono come pecore senza pastore». Che nostalgia di Gesù! Il servizio del Vangelo occupa una vita: il mestiere di «pastore», come quello di «pescatore di uomini» è logorante, è assorbente; esige che vi si investano tutte le ricchezze umane. Si è tentati di mollare. Bisogna tornare a Cristo senza tregua, come i discepoli. Lui solo ci può ascoltare, comprendere, amare.

 

La Parola per me, Oggi

Voglio imparare, sull’esempio di Gesù, “a ritirarmi in disparte” e nel silenzio allontanare ogni ostacolo al mio incontro con lui e con i fratelli.

 

 

La Parola si fa Preghiera

Signore Gesù tu sei la nostra pace. Insegnaci ad accogliere il dono della tua pace, scavando nella nostra vita gli spazi per incontrarti. Insegnaci ogni giorno a ritirarci in disparte con te per ritornare dai fratelli con il cuore colmo della tua luce.

 

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