Messalino di Giovedì 12 Luglio
Dal libro del profeta Osea (11,1.3-4.8c-9)
Quando Israele era fanciullo,
io l’ho amato
e dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
A Èfraim io insegnavo a camminare
tenendolo per mano,
ma essi non compresero
che avevo cura di loro.
Io li traevo con legami di bontà,
con vincoli d’amore,
ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare.
Il mio cuore si commuove dentro di me,
il mio intimo freme di compassione.
Non darò sfogo all’ardore della mia ira,
non tornerò a distruggere Èfraim,
perché sono Dio e non uomo;
sono il Santo in mezzo a te
e non verrò da te nella mia ira.
* Questo brano è stato designato come “la ballata dell’amore non corrisposto”. Osea è molto bravo a sviluppare in maniera lirica ed elegiaco, gli aspetti drammatici dell’amore di Dio per il suo popolo.
Salmo Responsoriale (dal Sal 79)
Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta,
seduto sui cherubini, risplendi
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato,
il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Canto al Vangelo (Mc 1,15)
Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al Vangelo. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-15)
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi. Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la polvere dei vostri piedi. In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
* La predicazione deve essere tenuta libera da ogni apparenza di avidità di guadagno. Gesù distribuisce gratuitamente. Non devono procurarsi alcuna somma di danaro, né di oro, né di argento. Andando in viaggio devono affidarsi completamente a Dio.
Spunti di Riflessione
«Strada facendo, predicate»
L’apostolo non deve prendere con sé nulla di ciò che normalmente interessa chi viaggia. Non denaro (si tratti d’oro o d’argento o di bronzo) che si sistemano nella cintura, munita di una tasca speciale. La borsa da viaggio è la tasca a maglia che veniva sospesa come bandoliera e in cui si riponeva il pane. Il beduino in viaggio raramente ha qualche cosa di più del suo mantello sopra la tunica, che gli serve di coperta durante la notte (cf Es 22,27). Quanto ai sandali, il nomade per lo più ne sta senza, per camminare più spedito e non logorarli. Il camminare diviene più agile e più spedito. Le istruzioni di Gesù sono quindi a rovescio di tutte le abitudini, e non è la prima volta. Un missionario deve essere distaccato da tutto.
«In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti». Gesù non vuole che i suoi missionari vadano di casa in casa, alla ricerca della migliore sistemazione; non devono abbandonare la casa che li ha accolti tranne che partire alla volta di un nuovo campo di apostolato.
In Oriente l’ospitalità è una regola d’oro e i viaggiatori sono sempre albergati gratuitamente nei villaggi. C’è spesso un locale riservato a questo scopo, chiamato la “casa degli ospiti”. “La mia casa è la tua. Tutto quello che è mio, è tuo”, vi si dice. È vero, ma bisognerebbe non abusarne.
Quando ritornavano da un paese pagano, gli israeliti scuotevano la polvere dai loro piedi, per non contaminare la “Terra Santa” d’Israele con una polvere di terra impura. Compiendo questo rito verso le città che non li avessero accolti, gli apostoli dimostrano che le considerano come terre pagane. Gesto tanto realistico.
La Parola per me, Oggi
Per predicare il Regno è necessario essere leggeri, avere lo sguardo rivolto agli altri, dimenticando i propri bisogni, ricalcare le orme di Gesù, che ha guarito gli infermi, ha sanato i lebbrosi e ha risuscitato i morti.
La Parola si fa Preghiera
Grazie Signore per la tua fiducia nell’uomo, tu fai di noi poveri peccatori i tuoi inviati e metti la tua potenza nelle nostre mani. Grazie Gesù che ci invii a rivelare la tua immensa tenerezza per il mondo. Tu cammini con noi.