
Messalino di Giovedì 19 Settembre
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo (4,12-16)
Figlio mio, nessuno disprezzi la tua giovane età, ma sii di esempio ai fedeli nel parlare, nel comportamento, nella carità, nella fede, nella purezza.
In attesa del mio arrivo, dèdicati alla lettura, all’esortazione e all’insegnamento. Non trascurare il dono che è in te e che ti è stato conferito, mediante una parola profetica, con l’imposizione delle mani da parte dei presbìteri.
Abbi cura di queste cose, dèdicati ad esse interamente, perché tutti vedano il tuo progresso. Vigila su te stesso e sul tuo insegnamento e sii perseverante: così facendo, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano.
* Nonostante la giovane età, Timoteo deve assolvere, sicuro e fedele, il suo compito e servire la comunità con la lettura della Sacra Scrittura dell’Antico Testamento nelle assemblee ecclesiali.
Salmo Responsoriale (dal Sal 110)
Grandi sono le opere del Signore.
Le opere delle sue mani sono verità e diritto,
stabili sono tutti i suoi comandi,
immutabili nei secoli, per sempre,
da eseguire con verità e rettitudine.
Mandò a liberare il suo popolo,
stabilì la sua alleanza per sempre.
Santo e terribile è il suo nome.
Principio della sapienza è il timore del Signore:
rende saggio chi ne esegue i precetti.
La lode del Signore rimane per sempre.
Canto al Vangelo (Mt 11,28)
Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca (7,36-50)
In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo.
Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!».
Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco».
Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!».
* La donna manifesta per Gesù una venerazione senza limiti. È la fede che ha portato alla donna la salvezza. Il perdono dei peccati viene ascritto all’amore. «Le è rimesso molto, perché ha amato molto». Però è giunta all’amore perché ha ascoltato la parola di Gesù.
Spunti di Riflessione
Tu mi hai dato riconoscenza
La donna è chiamata peccatrice, cioè donna di malavita. Non vien detto per qual motivo essa pianga; viene rilevata la sua riconoscenza senza limiti perché il bacio sulle ginocchia o sui piedi è il segno della più umile riconoscenza, di quella riconoscenza che è dovuta a chi ci ha salvato la vita. Un particolare mette in mostra quanto la donna trabocchi di riconoscenza per il suo Salvatore: senza esitare, ella si toglie il velo e scioglie i suoi capelli per asciugare le lacrime versate su Gesù, benché per una donna sia il disonore supremo lo spettinarsi davanti agli uomini. È chiaro che la donna è talmente confusa di aver bagnato di pianto Gesù che non bada più a quelli che l’attorniano. L’ebraico, l’aramaico e il siriaco non hanno alcuna parola per esprimere la voce «ringraziare», «ringraziamento» e usano altre parole; qui, per esempio, la parola «amare».
Nella parabola e in tutto l’episodio «amore» significa «amore riconoscente», cioè gratitudine. Per cui la domanda di Gesù a Simone suona così «Chi dei due debitori sarà più riconoscente?». Gesù interpreta i gesti della donna come segni di riconoscenza. E dice: «I suoi numerosi peccati le sono perdonati poiché mostra molto amore riconoscente». Davanti alle critiche ingiuste di Simone, Gesù spiega perché si sia lasciato toccare dalla peccatrice. «Chi è perdonato poco, mostra poca riconoscenza», dice Gesù. Cioè, solo coloro che conoscono l’estensione del loro debito e del loro peccato possono capire e misurare la bontà di Dio. Gesù sembra dire: «Non comprendi, Simone, che questa donna, nonostante la sua vita colpevole, è più vicina a Dio di te? Non vedi che la riconoscenza che essa mostra è precisamente ciò che a te manca?». Dietro il creditore della parabola si innalza Dio pronto a cancellare ogni debito. Così è Dio, dice Gesù, infinitamente buono e misericordioso. La donna che versa lacrime di riconoscenza è una parabola vivente della misericordia divina.
La Parola per me, Oggi
Finché non riconosciamo il nostro totale bisogno di salvezza, finché non sostituiamo la discussione all’adorazione, finché il voler capire soffoca il voler amare, di Dio non avremo che una povera immagine. Apriamo la porta a qualche bisognoso, e il Signore manifesterà un volto diverso dal solito.
La Parola si fa Preghiera
Signore, Dio nostro, nel profumo e nelle lacrime della peccatrice il tuo Figlio ha riconosciuto il segno di un grande amore. Rivelaci la profondità del tuo perdono. Di fronte alla stupenda realtà della tua misericordia saremo allora capaci di portare il peso dei nostri peccati, grazie all’aiuto di colui che ci ama, Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore.


