Messalino di Giovedì 24 Maggio

Messalino di Giovedì 24 Maggio

 

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (5,1-6)

Ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che cadranno su di voi! Le vostre ricchezze sono marce, i vostri vestiti sono mangiati dalle tarme. Il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si alzerà ad accusarvi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
Ecco, il salario dei lavoratori che hanno mietuto sulle vostre terre, e che voi non avete pagato, grida, e le proteste dei mietitori sono giunte agli orecchi del Signore onnipotente.
Sulla terra avete vissuto in mezzo a piaceri e delizie, e vi siete ingrassati per il giorno della strage. Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non vi ha opposto resistenza.

* I ricchi, in questa lettura, si caratterizzano per tre cose: 1°) un comportamento insensato: ciò che essi ammassano è già imputridito e arrugginito; 2°) l’accecamento spirituale: non si rendono conto che siamo già “negli ultimi tempi”, in tale situazione a che serve accumulare? 3°) L’ingiustizia: i ricchi non pensano che al loro godimento, arrivano a sbarazzarsi dell’uomo giusto.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 48)
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

Questa è la sorte di chi confida in se stesso,
l’avvenire di chi si compiace nelle sue parole:
come pecore sono avviati agli inferi,
sarà loro pastore la morte.

Scenderanno a precipizio nel sepolcro,
svanirà ogni loro parvenza:
gli inferi saranno la loro dimora.
Ma Dio potrà riscattarmi,
mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere,
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore con sé non porta nulla,
né scende con lui la sua gloria.

Nella sua vita si diceva fortunato:
“Ti loderanno, perché ti sei procurato del bene”.
Andrà con la generazione dei suoi padri
che non vedranno mai più la luce.

 

Canto al Vangelo (1Tes 2,13)
Alleluia, alleluia. Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Marco (9,41-50)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.
Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna. E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue.
Ognuno infatti sarà salato con il fuoco. Buona cosa è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri».

* Anche i doni più grandi di apostolato, di evangelizzazione possono convertirsi in scandalo o in insipienza.  

 

Spunti di Riflessione

Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono
La presenza di Dio in ogni credente sarà fatale a colui che trascina alla caduta un «debole», cioè lo porta a separarsi dal Signore, il Mediatore della sua nuova vita. La colpa ricadrà su di lui, e perciò sarebbe meglio se fosse morto prima.
Questi “piccoli” che hanno accolto il Regno di Dio con animo di fanciulli e lo vivono con l’intensità gioiosa dei bambini, senza razionalizzare, questi piccoli che ricevono i colpi più terribili dai sottili ragionatori di questo mondo, diventano essi stessi i loro giudici.

«Se il sale diventa insipido...»
Presso i Giudei le offerte sacrificali venivano salate. Ora presso i primi cristiani si è diffusa l’idea che anche l’uomo deve essere purificato di fronte a Dio, e questa purificazione venne spesso rappresentata con l’immagine del fuoco. Marco così mette insieme «fuoco» e «sale» continuando: «il sale è buono», cioè la vita di Dio, che agisce per rendere gradito l’uomo a Dio. «Ma se il sale diventa insipido...». Questa espressione è ricca di significato in Palestina, perché il sale ricavato dal Mar Morto era misto a gesso e ad altro, e perciò poteva facilmente diventare scipito.
La vita divina nell’uomo potrebbe divenire inefficiente (cf 4,1s); e come può un cristiano che ha apostatato ritrovare il gusto della vita con Dio (cf Eb 6,4ss)? Vi è dunque un solo dovere: fate che sia efficace in voi la vita divina e conservate la pace; perché la vita di Dio può restare viva solo tra uomini il cui cuore è aperto.

 

La Parola per me, Oggi

Riconoscere Gesù nei suoi inviati, togliere il male dalla mia vita, essere con la coerenza della mia testimonianza sale della terra: la Parola di oggi non ammette mezze misure. Con coraggio tagliamo oggi con il peccato che intralcia il nostro cammino, perché la nostra vita sia un annuncio credibile di ciò che professiamo con le nostre labbra.

 

La Parola si fa Preghiera

Mi hai reso sale della terra, Gesù, che io non “venda” il mio sapore, per cose che durano un istante.
Dammi il coraggio di scegliere te
e di rinunciare a tutto ciò che mi separa da te.

           - UN MESE A MARIA -

  1. Prega per noi. «Al tuo cuore immacolato, o Maria, raccomandiamo l’intero genere umano. Portalo alla conoscenza dell’unico e vero Salvatore Gesù Cristo, allontana da esso i flagelli provocati dal peccato, dona al mondo intero la pace nella verità, nella giustizia, nella libertà e nell’amore» (Papa Paolo VI).

         Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria

 

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