Messalino di Giovedì 26 Ottobre
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani (6,19-23)
Fratelli, parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell’impurità e dell’iniquità, per l’iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione.
Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte.
Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.
* La “schiavitù” sotto il dominio della giustizia è in realtà la vera libertà (cf Rm 8,15; 2Cor 3,17; Sal 5,1.13). La sregolatezza della vita passata non era libertà, ma un’autentica schiavitù.
Salmo Responsoriale (dal Sal 1)
Beato l’uomo che confida nel Signore.
Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,
non resta nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli arroganti,
ma nella legge del Signore trova la sua gioia,
la sua legge medita giorno e notte.
È come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che dà frutto a suo tempo:
le sue foglie non appassiscono
e tutto quello che fa, riesce bene.
Non così, non così i malvagi,
ma come pula che il vento disperde;
poiché il Signore veglia sul cammino dei giusti,
mentre la via dei malvagi va in rovina.
Canto al Vangelo (Fil 3,8-9)
Alleluia...Tutto ho lasciato perdere e considero spazzatura, per guadagnare Cristo ed essere trovato in lui. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Luca (12,49-53)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».
* Gesù desidera ardentemente che l’invio dello Spirito abbia già luogo. Ma prima deve essere immerso in un bagno, deve passare attraverso la passione; si riverserà su di lui come onda tempestosa. L’ansia gli urge dentro, finché non sia compiuta la morte dolorosa. L’agonia del Getsemani si preannuncia.
Spunti di Riflessione
Urgenza di una decisione
Gesù desidera ardentemente inviarci lo Spirito Santo perché il seme della sua Parola acquisti la forza esplosiva dell’annuncio. Luca riporta il racconto di Pentecoste con la discesa del fuoco.
Dio è fuoco; la sua Parola è «fuoco divoratore» (Dt 4,24).
Il suo Spirito è Fuoco (Ap 4,5). Ma prima di ottenerci questo Dono, Gesù deve venire immerso nel bagno di sangue della Passione. Lo Spirito non viene dato finché Gesù non è glorificato sulla croce (cf Gv 7,39).
Quel fuoco però non dovrà più spegnersi: tutti sono chiamati a propagarne l’incendio con lo slancio di evangelizzazione e l’intensità della preghiera. I Santi sono le vere torce dell’umanità. La trasformazione di un mondo antico in un mondo nuovo si compie nella persona di Cristo, offerta alla morte. Ma di riflesso essa si ripercuote in ogni membro dell’umanità. Optare per Cristo significa prendere posizione contro tutti coloro che di Cristo non ne vogliono sapere. Ecco perché Gesù porta la divisione. La decisione per Lui, comporta una separazione. E questa separazione tocca anche la cerchia familiare. Le famiglie verranno spezzate a causa sua. «Chi è questo Amante invisibile – scriveva Montalembert – morto su un patibolo nel diciottesimo secolo, che attira a sé la giovinezza, la bellezza e l’amore; che strappa ancor viva la carne della nostra carne, che si abbevera al nostro sangue più puro?». Questa divisione è segno che sono arrivati gli ultimi tempi, i quali esigono da ciascuno una scelta. Con la venuta di Gesù è giunta la pienezza dei tempi: occorre saper «leggere questi segni» per entrare nel giorno eterno di Gesù.
La Parola per me, Oggi
La Parola di Dio non è affatto conciliante ma è un giudizio che pesa continuamente sulla mentalità di questo mondo. È una Parola che divide e che perciò suscita l’opposizione del mondo. Non si può rimanere indifferenti, o ci si lascia avvolgere dal suo calore o ci se ne deve fuggire lontano. Non c’è una via di mezzo. Il cristiano indifferente o tiepido, o che vorrebbe tenere il piede in due scarpe, sarà “vomitato dalla bocca di Dio” (Ap 3,16).
La Parola si fa Preghiera
Signore, Dio di pace, venendo sulla terra il tuo Figlio si è scontrato con l’opposizione di molti, ed è stato costretto ad affrontare la sofferenza e la morte. Per la grazia della sua passione, dona a noi la forza di scegliere sempre Gesù come maestro di vita, anche quando gli uomini sembrano allearsi contro di lui.
Il Mio Rosario
Gesù si trasfigura sul Tabor
«Per l’uomo il solo bene è entrare nel gaudio del Signore e stargli vicino contemplandolo in eterno» (S. Beda il Venerabile).
Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria