Messalino di Lunedì 10 Giugno
Dal primo libro dei Re (17,1-6)
In quei giorni, Elia, il Tisbita, uno di quelli che si erano stabiliti in Gàlaad, disse ad Acab: «Per la vita del Signore, Dio d’Israele, alla cui presenza io sto, in questi anni non ci sarà né rugiada né pioggia, se non quando lo comanderò io».
A lui fu rivolta questa parola del Signore: «Vattene di qui, dirigiti verso oriente; nasconditi presso il torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. Berrai dal torrente e i corvi per mio comando ti porteranno da mangiare».
Egli partì e fece secondo la parola del Signore; andò a stabilirsi accanto al torrente Cherìt, che è a oriente del Giordano. I corvi gli portavano pane e carne al mattino, e pane e carne alla sera; egli beveva dal torrente.
* Elia tratta Acab secondo la sua stessa dialettica. Dal momento che per il re Dio non esiste, il profeta gli farà provare la non-esistenza di Dio e le sue conseguenze: la non-esistenza della pioggia e la non-esistenza di qualsiasi parola profetica. Elia spinge all’assurdo l’ateismo di Acab.
Salmo Responsoriale (dal Sal 120)
Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l’aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno,
il custode d’Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra
e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre.
Canto al Vangelo (Mt 5,12a)
Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Matteo (5,1-12a)
In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli. Così infatti perseguitarono i profeti che furono prima di voi».
* Le otto beatitudini nel loro insieme danno la figura del discepolo perfetto di Gesù, figura che verrà determinandosi più dettagliatamente lungo tutto il discorso della montagna.
Spunti di Riflessione
La figura del discepolo perfetto di Gesù
* «I poveri in spirito» sono gli umili; si possono paragonare a un giunco che piega sotto la pressione del vento. Il povero in spirito sopporta tutto con pazienza; non condanna, non giudica; resta sempre accogliente, comprensivo, disponibile, in un sì continuo a Dio e ai fratelli.
* «I miti», i mansueti sono le persone tranquille e pacifiche, il contrario degli irosi, dei violenti. Il mansueto è lento alla collera, sopporta la contraddizione, è privo di aggressività, evita le querele e i litigi. La mitezza è un frutto dello Spirito Santo (Gal 5,23).
* «I misericordiosi» sono quelli che perdonano i torti subiti. Non sognano minimamente di vendicarsi, ma trattano da amici coloro che li offendono.
* «I pacificatori» sono quelli che mettono pace negli ambienti in cui c’è diffidenza e litigi; aiutano le persone a riconciliarsi; portano dappertutto la serenità e la calma.
* «I puri di cuore» sono quelli che per presentarsi a Dio (nel Tempio) vogliono essere in grazia. Nel Salmo 50 la comunità domanda a Dio che purifichi il loro cuore perché possano accostarsi a Lui. La purezza è la condizione richiesta per accostarsi a Dio e rendergli culto.
* «I perseguitati» sono quelli che sopportano i cattivi trattamenti per un doppio motivo: a causa della giustizia (perché vivono fedeli a Dio) e a causa di Gesù Cristo. Hanno quindi un atteggiamento di contestazione, di disaccordo con la vita del mondo. Ma Dio li stracolma di gioia.
La Parola per me, Oggi
Sforzarsi di vivere le Beatitudini oggi, può renderci come Elia, testimoni con la vita del bisogno di Dio e della gioia segreta nascosta dentro la Sua Parola vissuta. La nostra vita sarà allora come un oasi nel deserto.
La Parola si fa Preghiera
Gesù Cristo, amico dei poveri: apri in noi le porte della semplicità per accoglierti. Gesù Cristo, mite e umile di cuore: rinnova in noi lo spirito dell’infanzia. Gesù Cristo, tu vuoi che la Chiesa ti prepari la strada nel mondo: apri a tutti le porte del tuo Regno.