Messalino di Lunedì 18 Marzo

Messalino di Lunedì 18 Marzo

 

Dal libro del profeta Daniele (9,4b-10)

Signore Dio, grande e tremendo, che sei fedele all’alleanza e benevolo verso coloro che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, abbiamo peccato e abbiamo operato da malvagi e da empi, siamo stati ribelli, ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue leggi! Non abbiamo obbedito ai tuoi servi, i profeti, i quali nel tuo nome hanno parlato ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese.
A te conviene la giustizia, o Signore, a noi la vergogna sul volto, come avviene ancora oggi per gli uomini di Giuda, per gli abitanti di Gerusalemme e per tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove tu li hai dispersi per i delitti che hanno commesso contro di te. Signore, la vergogna sul volto a noi, ai nostri re, ai nostri prìncipi, ai nostri padri, perché abbiamo peccato contro di te; al Signore, nostro Dio, la misericordia e il perdono, perché ci siamo ribellati contro di lui, non abbiamo ascoltato la voce del Signore, nostro Dio, né seguito quelle leggi che egli ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti.

* Al meritato castigo da parte di tutta la nazione risponde la fiducia nella misericordia e nel perdono di Dio per i peccatori pentiti.

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 78)
Signore, non trattarci secondo i nostri peccati.

Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

 

Canto al Vangelo (Gv 6,63.68)
Lode e onore a te, Signore Gesù. Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; tu hai parole di vita eterna. Lode e onore a te...

Dal Vangelo secondo Luca (6,36-38)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

* Dio rinunzierà a giudicare quelli che non giudicano gli altri, a condannare quelli che non condannano gli altri. Lui perdonerà.

 

Spunti di Riflessione

Il metro di misura
Le nostre azioni ci seguono e saranno domani il nostro giudice. Con il giudizio con cui giudichiamo saremo giudicati e con la misura con cui misuriamo saremo misurati. Un sacerdote alla fine della vita, si confortava pensando: «Ecco nella mia vita sono stato comprensivo con gli altri. È vero non ho fatto sempre il mio dovere, non sono stato un religioso perfetto però ho messo in pratica questa parola di Gesù: “Non giudicate e non sarete giudicati, con la misura con la quale misurate sarete misurati”. E adesso mi pare di essere sereno, perché attendo che il Signore mi giudichi con la stessa misura con cui io ho misurato. In fondo – pensava – è come se il Signore nell’istante del giudizio non applicasse a tutti la stessa unità di misura». È come se per misurare il Signore avesse bisogno di una unità di misura, di un metro. Questo metro è il nostro giudizio sugli altri. Dio prenderà dalle nostre mani l’unità di misura con cui abbiamo misurato gli altri, e con quella stessa unità misurerà anche noi. Quanto dunque dobbiamo essere misericordiosi e buoni nel giudizio sugli altri, perché questa stessa bontà il Signore userà con noi.
Perdonate! «Chi è incapace di perdonare, è incapace di amare» (M. L. King).

 

La Parola per me, Oggi

«Non giudicate per non essere giudicati»: non giudicare il tuo prossimo, dagli un avvocato difensore: cerca di scusarlo, di comprenderlo.

 

 

La Parola si fa Preghiera

Padre di ogni misericordia, i tuoi doni sono senza misura e il tuo perdono è senza limiti, tranne quelli che gli può imporre il nostro rifiuto. Rendi il nostro cuore generoso come il tuo, lento a giudicare, svelto a perdonare e sempre pronto a donare, perché la nostra bontà di quaggiù sarà la misura dell’amore e della felicità che godremo nei secoli dei secoli.

 

Condividi su: Facebook Twitter Google Plus