Messalino di Mercoledì 24 Maggio

Messalino di Mercoledì 24 Maggio

Dagli Atti degli Apostoli (17,15.22 - 18,1)

In quei giorni, quelli che accompagnavano Paolo lo condussero fino ad Atene e ripartirono con l’ordine, per Sila e Timòteo, di raggiungerlo al più presto.
Paolo, in piedi in mezzo all’Areòpago, disse: «Ateniesi, vedo che, in tutto, siete molto religiosi. Passando infatti e osservando i vostri monumenti sacri, ho trovato anche un altare con l’iscrizione: “A un Dio ignoto”.
Ebbene, colui che, senza conoscerlo, voi adorate, io ve lo annuncio. Il Dio che ha fatto il mondo e tutto ciò che contiene, che è Signore del cielo e della terra, non abita in templi costruiti da mani d’uomo né dalle mani dell’uomo si lascia servire come se avesse bisogno di qualche cosa: è lui che dà a tutti la vita e il respiro e ogni cosa. Egli creò da uno solo tutte le nazioni degli uomini, perché abitassero su tutta la faccia della terra. Per essi ha stabilito l’ordine dei tempi e i confini del loro spazio perché cerchino Dio, se mai, tastando qua e là come ciechi, arrivino a trovarlo, benché non sia lontano da ciascuno di noi. In lui infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: “Perché di lui anche noi siamo stirpe”.
Poiché dunque siamo stirpe di Dio, non dobbiamo pensare che la divinità sia simile all’oro, all’argento e alla pietra, che porti l’impronta dell’arte e dell’ingegno umano. Ora Dio, passando sopra ai tempi dell’ignoranza, ordina agli uomini che tutti e dappertutto si convertano, perché egli ha stabilito un giorno nel quale dovrà giudicare il mondo con giustizia, per mezzo di un uomo che egli ha designato, dandone a tutti prova sicura col risuscitarlo dai morti».
Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo deridevano, altri dicevano: «Su questo ti sentiremo un’altra volta». Così Paolo si allontanò da loro. Ma alcuni si unirono a lui e divennero credenti: fra questi anche Dionigi, membro dell’Areòpago, una donna di nome Dàmaris e altri con loro.
Dopo questi fatti Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto.

* Secondo il giudeo, l’ignoranza colpevole del paganesimo nei riguardi del vero Dio è frutto di passioni sregolate. Paolo però sottolinea, nella pietà dei pagani, una specie di confessione della loro ignoranza di Dio: c’è un altare dedicato al «Dio ignoto».

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 148)
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Lodate il Signore dai cieli,
lodatelo nell’alto dei cieli.
Lodatelo, voi tutti, suoi angeli,
lodatelo, voi tutte, sue schiere.

I re della terra e i popoli tutti,
i governanti e i giudici della terra,
i giovani e le ragazze,
i vecchi insieme ai bambini
lodino il nome del Signore.

Perché solo il suo nome è sublime:
la sua maestà sovrasta la terra e i cieli.
Ha accresciuto la potenza del suo popolo.
Egli è la lode per tutti i suoi fedeli,
per i figli d’Israele, popolo a lui vicino.

 

Canto al Vangelo (Gv 14,16)
Alleluia... Io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,12-15)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.
Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».

* Lo Spirito Santo conduce la Chiesa a una conoscenza più completa dei tesori contenuti nella rivelazione del Signore.

 

Spunti di Riflessione

«Vi guiderà a tutta la verità»
Lo Spirito Santo glorifica Gesù mostrandolo a noi, con le sue illuminazioni interiori, come la Chiesa ce lo presenta nel suo insegnamento dottrinale e con la sua liturgia, e suscitando nei nostri cuori un’eco fervente alle parole evangeliche che egli vi fa penetrare profondamente. Lo Spirito Santo è Dio presente in noi con il suo potere che scuote, che ispira, che trasforma. È Qualcuno in noi, Qualcuno che non siamo noi e che intercede davanti a Dio per noi. Noi non sappiamo superare l’abisso che ci divide da Dio, perché può essere superato solo da Dio. Paolo ci dà l’immagine sorprendente di Dio che intercede per noi davanti a se stesso.
Molto più che un semplice maestro interiore lo Spirito Santo diventa un vero principio di azione, che trasforma gli atti dell’uomo in atti propriamente divini: Figli di Dio sono coloro che sono guidati dallo Spirito di Dio, dice San Paolo.
Lo Spirito Santo è un fuoco divorante, è un amore attivo, è il Dio vivo che non cessa di ispirare – in coloro in cui regna – pensieri, gesti, decisioni, azioni che manifestano l’amore e lo fortificano.

 

La Parola per me, Oggi

Vogliamo ritagliare un momento della nostra giornata per metterci in silenzio davanti a Dio e lasciare che lo Spirito Santo sollevi dentro di noi quei «gemiti inesprimibili», troppo profondi per essere espressi, affinché si alzino in preghiera verso Dio.

 

 

La Parola si fa Preghiera

Ci sono molte verità, Signore, di cui non siamo capaci di portare il peso, per la ristrettezza del nostro spirito e la scarsità della nostra fede. Mandaci lo Spirito di verità, che ci guidi a poco a poco alla verità tutta intera: la verità su noi stessi, creature destinate alla morte eppure chiamate alla vita e all’amore, e la verità su di te e sul Padre, che conosceremo nei secoli dei secoli.

- Un mese a Maria -
Gesù ascende al cielo
Gesù, salendo al cielo, ha posto alla destra del Padre la nostra natura umana.
Nell’attesa di essere anche noi dove è lui, fissiamo là la nostra speranza e orientiamo là i nostri passi.
Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria.

 

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