Messalino di Sabato 1 Ottobre

Messalino di Sabato 1 Ottobre

 

Dal libro di Giobbe (42,1-3.5-6.12-16)

Giobbe rispose al Signore e disse:
«Comprendo che tu puoi tutto
e che nessun progetto per te è impossibile.
Chi è colui che, da ignorante,
può oscurare il tuo piano?
Davvero ho esposto cose che non capisco,
cose troppo meravigliose per me, che non comprendo.
Io ti conoscevo solo per sentito dire,
ma ora i miei occhi ti hanno veduto.
Perciò mi ricredo e mi pento
sopra polvere e cenere».
Il Signore benedisse il futuro di Giobbe più del suo passato. Così possedette quattordicimila pecore e seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. Ebbe anche sette figli e tre figlie. Alla prima mise nome Colomba, alla seconda Cassia e alla terza Argentea.
In tutta la terra non si trovarono donne così belle come le figlie di Giobbe e il loro padre le mise a parte dell’eredità insieme con i loro fratelli.
Dopo tutto questo, Giobbe visse ancora centoquarant’anni e vide figli e nipoti per quattro generazioni. Poi Giobbe morì, vecchio e sazio di giorni.

* Giobbe aveva rinunciato ai beni, all’onore, alla comprensione umana, ma doveva ancora rinunciare alla sua ragione perché la ragione di Dio gli si mostrasse limpida.

 

Salmo Responsoriale(dal Sal 118)
Fa’ splendere il tuo volto sul tuo servo, Signore.

Insegnami il gusto del bene e la conoscenza,
perché ho fiducia nei tuoi comandi.
Bene per me se sono stato umiliato,
perché impari i tuoi decreti.

Signore, io so che i tuoi giudizi sono giusti
e con ragione mi hai umiliato.
Per i tuoi giudizi tutto è stabile fino ad oggi,
perché ogni cosa è al tuo servizio.

Io sono tuo servo: fammi comprendere
e conoscerò i tuoi insegnamenti.
La rivelazione delle tue parole illumina,
dona intelligenza ai semplici.

 

Canto al Vangelo (cfr Mt 11,25)
Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perchè ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Luca (10,17-24)

In quel tempo i settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».
In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».
E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

* Il sorgere del regno di Dio offre un motivo ancor più profondo di gioia, che non il potere sugli spiriti maligni e il crollo del dominio di Satana. Il più alto motivo di gioia è per i discepoli l’elezione e la predestinazione alla vita eterna.

 

Spunti di Riflessione

Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo
La grandezza dei discepoli ha un duplice motivo di fierezza.
Primo motivo: il loro ministero straordinario. I demoni stessi gli stanno sottomessi nel nome di Dio. Cristo lo conferma: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi». Il discepolo, sostenuto da Dio nel suo ministero, ha il diritto e il dovere di non avere paura. È però sempre in servizio per gli altri uomini; può strapparli dal potere degli spiriti cattivi perché egli ha potestà sui demoni. Satana è una potenza spirituale, perciò il potere dei discepoli non è qualcosa che salti agli occhi, quindi non fa impressione esternamente. Ma dietro la cortina del visibile avvengono fatti realissimi che non si vedono.
Secondo motivo: la loro predestinazione futura. «Rallegratevi, perché i vostri nomi sono scritti nei cieli». Il discepolo deve sentire compiacimento, fierezza e gioia per questa misteriosa elezione. Il prescelto è un figlio della luce. Il suo nome è scritto nei cieli; la sua vita travalica tutti i limiti del terrestre. L’essere discepoli di Gesù, sia per il ministero che per la cosa in se stessa, è di una grandezza che abbaglia.

L’opera affidata dal Padre al Figlio è in pieno svolgimento. Il giubilo che provò Maria madre di Gesù quando, ripiena di Spirito Santo, intonò il Magnificat e portò il messaggio a Elisabetta, erompe anche dal Cuore di Gesù nel vedere che il suo messaggio è portato lontano dai suoi discepoli. C’è un fremito di gioia inenarrabile.
Gesù svela l’agire segreto del Padre, la legge che lo muove nella scelta dei discepoli: «Dio ha nascosto il messaggio ai sapienti e agli scaltri e lo ha rivelato agli umili». I grandi si credono autosufficienti; i piccoli e gli umili conoscono i propri limiti e perciò guardano a Dio. Chi è grande è incapace di ricevere, perché si crede già pieno; chi è piccolo riconosce di essere internamente vuoto, e perciò è recettivo a Dio. Chi si concentra nell’ammirazione di se stesso si chiude a tutto un mondo in cui Dio vuole introdurlo. Chi invece con lo stupore del bimbo si affida alla mano di Dio, viene da lui guidato nel meraviglioso dominio della Rivelazione.

 

La Parola per me, Oggi

«Sì, Padre, perché così è piaciuto a te». Ecco la più bella giaculatoria di Gesù: un sì in tutto al Padre, perché Lui è tutto amore e dispone tutto per il meglio.

 

La Parola si fa Preghiera

Signore Gesù, colmaci della gioia di essere tuoi testimoni; fa’ che tutta la nostra vita gridi al mondo la gioia di essere tuoi e che i nostri occhi, inondati dalla Luce della tua presenza, possano scorgere ad ogni passo le meraviglie che tu compi ancora nel mondo.

◊ Il Mio Rosario
L’annuncio dell’angelo a Maria. Ave, o piena di grazia: con te è cessata la maledizione; è tolta la corruzione; è sfumata la tristezza; è fiorita la gioia. È giunto il bene annunziato dai profeti (Anonimo greco del IV sec.).
Mistero. Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria.

 

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