Messalino di Sabato 11 Maggio

Messalino di Sabato 11 Maggio

 

Dagli Atti degli Apostoli (18,23-28)

Trascorso là un po’ di tempo, Paolo partì: percorreva di seguito la regione della Galazia e la Frìgia, confermando tutti i discepoli.
Arrivò a Èfeso un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria, uomo colto, esperto nelle Scritture. Questi era stato istruito nella via del Signore e, con animo ispirato, parlava e insegnava con accuratezza ciò che si riferiva a Gesù, sebbene conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni. Egli cominciò a parlare con franchezza nella sinagoga. Priscilla e Aquila lo ascoltarono, poi lo presero con sé e gli esposero con maggiore accuratezza la via di Dio.
Poiché egli desiderava passare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli di fargli buona accoglienza. Giunto là, fu molto utile a quelli che, per opera della grazia, erano divenuti credenti. Confutava infatti vigorosamente i Giudei, dimostrando pubblicamente attraverso le Scritture che Gesù è il Cristo.

* Posto importante dei laici nell’evangelizzazione: Apollo è un laico, e riceve la sua formazione cristiana da due coniugi cristiani (v.26).

 

Salmo Responsoriale (dal Sal 46)
Dio è re di tutta la terra.

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra.

Perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte.
Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.

I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso.

 

Canto al Vangelo (Gv 16,28)
Alleluia, alleluia. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio il mondo e vado al Padre. Alleluia.

Dal Vangelo secondo Giovanni (16,23b-28)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se chiederete qualche cosa al Padre nel mio nome, egli ve la darà. Finora non avete chiesto nulla nel mio nome. Chiedete e otterrete, perché la vostra gioia sia piena. Queste cose ve le ho dette in modo velato, ma viene l’ora in cui non vi parlerò più in modo velato e apertamente vi parlerò del Padre. In quel giorno chiederete nel mio nome e non vi dico che pregherò il Padre per voi: il Padre stesso infatti vi ama, perché voi avete amato me e avete creduto che io sono uscito da Dio. Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo; ora lascio di nuovo il mondo e vado al Padre».

* A coloro che lo pregheranno nel nome del suo amatissimo Figlio, cioè in perfetta unione di amore con lui, il Padre non potrà rifiutare niente, come non può rifiutare nulla alla preghiera di Gesù.

 

Spunti di Riflessione

Il Padre stesso vi ama

* Ciascuno di noi è chiamato a fare una scoperta stupenda: conoscere, penetrare e sondare l’amore infinito di Dio per ognuno. Si apriranno allora orizzonti sempre nuovi, perché ti sentirai irresistibilmente chiamato a vivere nell’amore, «rimanere nell’amore» come chiede Gesù (Gv 15,9), a divenire tu pure amore. Tutto l’universo diverrà allora più luminoso, più abitabile, più trasparente a Dio. C’è una legge: più diverrai trasparente a Gesù, più farai trasparire l’universo intero. Scriveva un adolescente: «Porto sempre nel cuore la gioia di aver compreso che Dio è Amore e ama me personalmente, in modo unico. Da quando ho scoperto questo non ho più potuto peccare ad occhi aperti e non sono più stato triste».

Immersi nel suo amore

* Ti capita mai nelle ore di silenzio di pensare a Dio e di sentirti avvolto, immerso nel suo amore? Non puoi nemmeno immaginare l’intensità con cui Egli ti ama da sempre e ti ama così come sei. S. Teresina che con la sua piccolezza e filialità ha penetrato a fondo l’amore di Dio, scrive: «Come il sole illumina i grandi cedri e i piccoli fiori da niente, come se ciascuno fosse unico al mondo, così il Signore si occupa di ogni anima con tanto amore, quasi fosse la sola ad esistere. E come nella natura le stagioni sono regolate in modo da far sbocciare nel giorno stabilito la più umile pratolina, così tutto risponde al bene di ogni anima».

 

La Parola per me, Oggi

Jean Wu, un cristiano cinese diceva: «Dio non solo è nostro Padre, ma è anche nostra madre, tenera e dolce. Finché non avrete capito questo, finché non avrete giocato come un bimbo sulle ginocchia di Dio, raccontandogli le vostre avventure, voi non potrete contare veramente sul suo amore. Per me Dio è Padre e Madre, e tutta la mia vita non è che una ricerca sconfinata di Lui».

 

La Parola si fa Preghiera

O Dio nostro Padre, tu ci hai amato per primo!
Tu ci ami per primo, sempre, tu ci ami continuamente,
giorno dopo giorno, per tutta la vita.
Quando al mattino mi sveglio e innalzo a te il mio spirito,
Signore, Dio mio, tu sei il primo,
tu mi ami sempre per primo.
È sempre così: Tu ci ami per primo non una sola volta,
ma ogni giorno, sempre. (Søren Kierkegaard)

- UN MESE A MARIA -
La “donna” dell’Apocalisse è Maria stessa. Ella appare “vestita di sole”, cioè vestita di Dio: la Vergine Maria infatti è tutta circondata dalla luce di Dio e vive in Dio. Questo simbolo della veste luminosa chiaramente esprime una condizione che riguarda tutto l’essere di Maria: Lei è la “piena di grazia”, ricolma dell’amore di Dio. E “Dio è luce”, dice ancora san Giovanni (1 Gv 1,5). Ecco allora che la “piena di grazia”, l’“Immacolata” riflette con tutta la sua persona la luce del “sole” che è Dio (Benedetto XVI - discorso dell’8 dicembre 2011).

Padre nostro, Ave Maria (10 volte), Gloria.

 

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