Messalino di Venerdì 1 Marzo
Dal libro del Siràcide (6,5-17)
Una bocca amabile moltiplica gli amici, una lingua affabile le buone relazioni. Siano molti quelli che vivono in pace con te, ma tuo consigliere uno su mille. Se vuoi farti un amico, mettilo alla prova e non fidarti subito di lui. C’è infatti chi è amico quando gli fa comodo, ma non resiste nel giorno della tua sventura. C’è anche l’amico che si cambia in nemico e scoprirà i vostri litigi a tuo disonore. C’è l’amico compagno di tavola, ma non resiste nel giorno della tua sventura. Nella tua fortuna sarà un altro te stesso e parlerà liberamente con i tuoi servi. Ma se sarai umiliato, si ergerà contro di te e si nasconderà dalla tua presenza. Tieniti lontano dai tuoi nemici e guàrdati anche dai tuoi amici. Un amico fedele è rifugio sicuro: chi lo trova, trova un tesoro. Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è misura per il suo valore. Un amico fedele è medicina che dà vita: lo troveranno quelli che temono il Signore. Chi teme il Signore sa scegliere gli amici: come è lui, tali saranno i suoi amici.
* Ben Sirà sa quali siano i pericoli dell’amicizia, ma può anche commuoversi dinanzi a questo sentimento buono. Egli sa che la ricchezza attira gli amici; perciò ha imparato a sceglierli.
Salmo Responsoriale (dal Sal 118)
Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi.
Benedetto sei tu, Signore:
insegnami i tuoi decreti.
Nei tuoi decreti è la mia delizia,
non dimenticherò la tua parola.
Aprimi gli occhi perché io consideri
le meraviglie della tua legge.
Fammi conoscere la via dei tuoi precetti
e mediterò le tue meraviglie.
Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge
e la osservi con tutto il cuore.
Guidami sul sentiero dei tuoi comandi,
perché in essi è la mia felicità.
Canto al Vangelo
Alleluia, alleluia. La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Marco (10,1-12)
In quel tempo, Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, gli domandavano se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla». Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto». A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
* Al tempo di Gesù il divorzio era ammesso sulla base di un testo del Deuteronomio (24,1). Gesù ristabilisce l’indissolubilità del matrimonio quale esisteva sin dal principio, cioè nel piano di Dio.
Spunti di Riflessione
«I due diventeranno una carne sola»
«Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Solo il comando contiene la volontà di Dio nella sua totalità. Quando però gli uomini tentano di aggirare l’assolutezza della volontà divina hanno già fondamentalmente frainteso Dio e non possono più cogliere il senso del singolo precetto. La volontà di Dio è comprensibile solo a coloro che l’ascoltano con una illimitata fiducia per comprenderla nella sua totalità e integrità. Gesù rivela il motivo reale che ha portato alla permissione apparentemente compatibile con la volontà di Dio: «per la durezza del vostro cuore...», cioè per l’egoismo.
La dottrina di Marco è dunque chiara: il matrimonio non è soltanto un contratto facoltativo fra due persone ma impegna la volontà di Dio iscritta nella complementarietà dei sessi. «Non sono più due, ma una carne sola». È quanto Gesù ribadisce dell’uomo e della donna creati da Dio a sua immagine e somiglianza. Infatti, proprio in quanto maschio e femmina, i due sono relazione l’uno all’altro, dono e accoglienza vicendevole e formano insieme una sola vita nell’unico amore. In questo senso il matrimonio adombra la Trinità, compagnia perfetta, vittoria su ogni solitudine.
La Parola per me, Oggi
Camminiamo insieme ai nostri amici verso il Signore perché la vera amicizia è una scala che ci fa salire al Cielo.
La Parola si fa Preghiera
Grazie, Gesù, amico dei miei sogni, mio compagno di viaggio. Grazie perché mi dai la gioia di dialogare con te. Concedi che questo dialogo non si interrompa mai, che sia sempre un filo diretto tra me e te, tra il paradiso e il mio cuore.