Messalino di Venerdì 20 Gennaio
Dalla Lettera agli Ebrei (8,6-13)
Fratelli, [Gesù, nostro sommo sacerdote,] ha avuto un ministero tanto più eccellente quanto migliore è l’alleanza di cui è mediatore, perché è fondata su migliori promesse. Se la prima alleanza infatti fosse stata perfetta, non sarebbe stato il caso di stabilirne un’altra.
Dio infatti, biasimando il suo popolo, dice:
«Ecco: vengono giorni, dice il Signore,
quando io concluderò un’alleanza nuova
con la casa d’Israele e con la casa di Giuda.
Non sarà come l’alleanza che feci con i loro padri,
nel giorno in cui li presi per mano
per farli uscire dalla terra d’Egitto;
poiché essi non rimasero fedeli alla mia alleanza,
anch’io non ebbi più cura di loro, dice il Signore.
E questa è l’alleanza che io stipulerò con la casa d’Israele
dopo quei giorni, dice il Signore:
porrò le mie leggi nella loro mente
e le imprimerò nei loro cuori;
sarò il loro Dio
ed essi saranno il mio popolo.
Né alcuno avrà più da istruire il suo concittadino,
né alcuno il proprio fratello, dicendo:
“Conosci il Signore!”.
Tutti infatti mi conosceranno,
dal più piccolo al più grande di loro.
Perché io perdonerò le loro iniquità
e non mi ricorderò più dei loro peccati».
Dicendo alleanza nuova, Dio ha dichiarato antica la prima: ma, ciò che diventa antico e invecchia, è prossimo a scomparire.
* La Nuova alleanza non poggia più come la prima su disposizioni esteriori ma su uno spirito che viene conferito al cuore stesso di ogni uomo (laico o sacerdote) e che gli permette di assumere un atteggiamento personale e libero di fronte alla volontà di Dio.
Salmo Responsoriale (dal Sal 84)
Amore e verità s’incontreranno.
Mostraci, Signore, la tua misericordia
e donaci la tua salvezza.
Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.
Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.
Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.
Canto al Vangelo (2Cor 5,19)
Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. Alleluia.
Dal Vangelo secondo Marco (3,13-19)
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, poi Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè “figli del tuono”; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
* Il monte è il luogo di preghiera verso il quale uno sale per trovarsi più vicino a Dio. In questo suo distanziarsi dagli uomini per rivolgersi più direttamente al Padre, Gesù prende con sé quelli che Egli volle, ossia quei dodici che Egli chiama a sé perché rimangano con Lui e siano i suoi inviati.
Spunti di Riflessione
Una libera scelta
Per una libera decisione personale, Gesù chiama a sé gli eletti e li conduce con sé nella regione di Dio, come più tardi condurrà ancora più in su i tre discepoli che gli erano maggiormente vicini, guidandoli in vetta a un alto monte, dove egli si trasfigurerà davanti a loro ed essi ascolteranno la testimonianza di Dio verso il suo Figlio (9,2-7). Gesù li chiama per nome ad una maggiore intimità di vita con Lui; è Lui che chiama, è una sua libera scelta: «Non siete voi che avete scelto me, ma io che ho scelto voi» (Gv 15,16). Gesù non ha scelto dei tipi tranquilli, incolore; alcuni dei suoi per quel tempo erano rivoluzionari, però li ha presi perché erano tipi generosi: non c’è mai da disperare di nessuno. Accettare gli altri così come sono. Accettarli e allora si possono migliorare, altrimenti se vogliamo livellarli secondo i nostri criteri non ci riusciamo. La chiamata di Gesù è sempre per la libertà, una libertà difficile che non viene mai completamente conquistata.
Eleggendoli, Gesù vuol raggiungere il cuore dei chiamati, per renderli capaci di cose nuove. Ogni eletto riceve una particolare partecipazione al mandato di Cristo nella Chiesa e nel mondo. Perciò si dice: «Che stessero con lui», in intimità e unione con il Signore.
La Parola per me, Oggi
Voglio essere predisposto ad accogliere la chiamata di Gesù, ad ascoltare quello che oggi ha da dirmi, a compiere la missione che oggi mi affida, ad andare a lui nei momenti di questa giornata in cui mi sento più statico e apatico del solito.
La Parola si fa Preghiera
Signore, rendimi capace di accogliere gli altri così come sono e di riconoscere in essi i fratelli che tu mi hai donato per percorrere insieme la strada che mi conduce a Te.