Messalino di Venerdì Santo – 7 Aprile
Dal libro del profeta Isaia (52,13 - 53,1-12)
Ecco, il mio servo avrà successo,
sarà onorato, esaltato e innalzato grandemente.
Come molti si stupirono di lui
– tanto era sfigurato per essere d’uomo il suo aspetto
e diversa la sua forma da quella dei figli dell’uomo –,
così si meraviglieranno di lui molte nazioni;
i re davanti a lui si chiuderanno la bocca,
poiché vedranno un fatto mai a essi raccontato
e comprenderanno ciò che mai avevano udito.
Chi avrebbe creduto al nostro annuncio?
A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore?
È cresciuto come un virgulto davanti a lui
e come una radice in terra arida.
Non ha apparenza né bellezza
per attirare i nostri sguardi,
non splendore per poterci piacere.
Disprezzato e reietto dagli uomini,
uomo dei dolori che ben conosce il patire,
come uno davanti al quale ci si copre la faccia;
era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima.
Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
Noi tutti eravamo sperduti come un gregge,
ognuno di noi seguiva la sua strada;
il Signore fece ricadere su di lui
l’iniquità di noi tutti.
Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca.
Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo;
chi si affligge per la sua posterità?
Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi,
per la colpa del mio popolo fu percosso a morte.
Gli si diede sepoltura con gli empi,
con il ricco fu il suo tumulo,
sebbene non avesse commesso violenza
né vi fosse inganno nella sua bocca.
Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori.
Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione,
vedrà una discendenza, vivrà a lungo,
si compirà per mezzo suo la volontà del Signore.
Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce
e si sazierà della sua conoscenza;
il giusto mio servo giustificherà molti,
egli si addosserà le loro iniquità.
Perciò io gli darò in premio le moltitudini,
dei potenti egli farà bottino,
perché ha spogliato se stesso fino alla morte
ed è stato annoverato fra gli empi,
mentre egli portava il peccato di molti
e intercedeva per i colpevoli.
LA VIA CRUCIS
* Il Servo ha sopportato i nostri mali e, sopportandoli, li ha cancellati; nelle sue piaghe noi abbiamo trovato la guarigione.
* La firma di Satana è il successo; la firma di Dio è il fallimento, la croce. Per redimere e salvare il mondo Gesù sceglie la via più dolorosa, il messianismo del Servo sofferente, il fallimento della croce. Ogni vero discepolo di Gesù è chiamato a percorrere questa via. Adesso, anche noi, in preghiera con la Madre di Gesù, percorriamo questa via della croce.
1° GESÙ È CONDANNATO A MORTE
Gesù è l’Agnello di espiazione per i peccati di tutto il mondo: dovette patire ogni oblio e avere il cuore trafitto dalla menzogna e dall’odio.
2° GESÙ RICEVE SULLE SPALLE LA CROCE
E io, accetto la mia croce di ogni giorno?
3° GESÙ CADE PER LA PRIMA VOLTA
Anche se tu fossi il più grande peccatore, sappi che il tuo Salvatore Gesù alle soglie della morte si curva sul tuo abisso e ti invita a prendere la sua mano.
4° LA MADRE DI GESÙ SI INCONTRA CON SUO FIGLIO
“E anche a te una spada trafiggerà l’anima. Così si sveleranno i pensieri segreti di molti cuori”. La Madonna sarà come il suo Figlio: martirizzata dal dolore. Il suo Cuore sarà come un campo di battaglia e obbligherà tutti a rivelarsi e a prendere posizione pro o contro Cristo.
5° SIMONE DI CIRENE PORTA LA CROCE DI GESÙ
Simone di Cirene viene obbligato a portare la croce. Questa costrizione (raccontano) gli meritò la salvezza. Succede così nella vita. Imprevisto, si abbatte su di noi qualche dolore; si è costretti a portare la croce (malattie, rovesci finanziari, sciagure familiari). Volere o no, si finisce per venire a patti con la croce.
6° LA VERONICA ASCIUGA IL VOLTO A GESÙ
“Dio si rivela ai vergini in tutta la sua pienezza”.
7° GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
Ciò che sorprende Dio non sono le nostre cadute e i nostri fallimenti; ciò che sorprende Dio sono i nostri scoraggiamenti.
Gesù ci ha ordinato di accostarci a Lui, così come siamo. Il nostro stato decaduto, la nostra miseria non ce lo devono impedire.
8° LE DONNE DI GERUSALEMME PIANGONO SU GESÙ
Gesù invita quelle donne a piangere sulle proprie colpe e sulle conseguenze che ricadono sui figli.
L’uomo è uno sbadato bambino, è uno spensierato superficiale, finché il pianto non lo fa adulto e riflessivo.
9° GESÙ CADE PER LA TERZA VOLTA
Il demonio vince tutte le battaglie; la sua firma è il successo, ma perde la guerra finale.
10° GESÙ SPOGLIATO DELLE VESTI
Sulla croce Gesù ha mostrato di amarci più di quanto noi lo potessimo detestare con tutto il nostro odio; Lui ci ama infinitamente di più.
11° INCHIODANO GESÙ SULLA CROCE
Gesù deve aver provato un dolore acutissimo e lanciato un grido di dolore che non poteva non trovare un eco doloroso nel cuore della Madre presente sotto la croce.
12° MORTE DI GESÙ IN CROCE
Gesù è morto, ucciso dall’abbandono del Padre e dai nostri peccati.
Maria ci ha generati in un’ora di dolore totale, ai piedi di un patibolo, fra i rantoli del Morente che le era Figlio, fra gli improperi di una folla furibonda e una desolazione immeritata e totale.
13° SCHIODANO GESÙ E LO DEPONGONO IN GREMBO A MARIA
Madre, in nome del tuo Figlio morente, prega per noi.
14° GESÙ, AVVOLTO NELLA SINDONE, È DEPOSTO NEL SEPOLCRO (in attesa del Terzo Giorno)
“Sono un arido deserto. Opera tu, o Signore, il miracolo di far sorgere un fiore che abbia il tuo nome in questo povero cuore”.
O Spirito Santo, aprimi alla comprensione del grido di Gesù e alla risposta. Fa’ che, con tutto l’amore, io mi doni a Lui che si è donato a me fino allo strazio della morte in croce. E fa’ che il mio donarmi sia la concreta risposta a Lui presente in quelli che soffrono arsura, oggi, attorno a me.