Estate “vendemmia del diavolo”

Don Bosco chiamava l’estate “vendemmia del diavolo”, convinto che durante le vacanze i suoi giovani dell’Oratorio fossero più soggetti a tentazioni e peccati. Forse è vero. Ma allora, come possiamo essere “caldi” nello Spirito anche sotto il cocente sole estivo? Nel 1972 ad un suo collaboratore che gli chiedeva come vivere più intensamente il Vangelo, Don Carlo scrisse queste parole: «…Ti scrivo da questo sperduto paese, dove sto predicando un Corso di Esercizi Spirituali a 104 Suore, faccio tutto il Vangelo di S. Luca, il Vangelo della gioia, della lode a Dio, della misericordia, della preghiera, della povertà…». Inoltre gli suggerì il seguente piccolo vademecum:
a) Ogni mattina: una pagina del Vangelo, “assaporata” lentissimamente, sotto l’azione dello Spirito Santo: ricavarne la “parola di vita”, cioè la frase da vivere durante il giorno.
b) Se è possibile, una breve visita a Gesù nell’Eucaristia: è come un bagno di sole; l’anima ne esce radioattivizzata.
c) Almeno tre umili azioni di bontà verso gli altri, dimenticandosi: «Non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra»; è la gioia della bontà segreta.
d) Non ripiegare assolutamente su se stesso; essere dono, purissimo dono a Dio e ai fratelli. Il cuore, allora, si incendierà di gioia, una gioia che assume le dimensioni dell’eterno e che si chiama “beatitudine”. «Beati i poveri di spirito perché di essi è il Regno dei Cieli».


