I SALMI: UN EDUCAZIONE ALL’ETERNITÀ

I SALMI: UN EDUCAZIONE ALL’ETERNITÀ

La meditazione dei Salmi è un’educazione all’eternità. Non è possibile in poche parole ripetere la magnifi­cenza di quella sinfonia. Nessuno ci riesce. Bisogna leggere i Salmi. Bisogna meditarli. La Chiesa li dà in mano a tutti i cristiani che amano ispirare la loro preghiera all’al­tezza di un testo ispirato.

«I Salmi — diceva il vescovo Ambrogio ai suoi mila­nesi — sono la benedizione preferita dal popolo, la lode innalzata dalla plebe cristiana, un applauso di tutti, un discorso a cui tutti prendono parte, la voce della Chiesa intera, la fede che diventa canto, l’allegrezza della libertà, la gioia che si moltiplica in mille echi».

Perosi, il grande musicista sacro, disse che gli bastava aprire i Salmi e leggerne qualche verso, perché l’anima gli si colmasse di musica come una conchiglia. Perché non osare questo alto contatto, questa esperienza di sublime arricchi­mento, in un’ora quieta del giorno?

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