In attesa con Maria

In attesa con Maria

NOVENA DI NATALE – Giovedì 19 Dicembre

Un Canto: L’Angelo a Maria

 

INVOCAZIONE E PREGHIERA
Signore, atteso dai popoli come Salvatore,
vieni a liberarci e non tardare.

L’Angelo del Signore portò l’annunzio a Maria
– Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo. Ave Maria…
Eccomi, sono la serva del Signore.
– Si compia in me la tua parola. Ave Maria…
E il Verbo si fece carne.
– E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave Maria…  

 

IN ASCOLTODal tuo Messalino leggi Lc 1, 5-25    

RIFLESSIONE

* «Tu lo chiamerai Giovanni». Il nome determina la natura di un essere. Un cambiamento di nome segna un cambiamento di destino. L’imposizione del nome indica che Dio riserva per sé, per una missione speciale, l’individuo a cui lo impone. Il nome assume quindi anche un valore simbolico. «Giovanni» significa «Dio ha avuto misericordia» o «Dio fa grazia»; evidentemente indica la sua vocazione nei disegni di Dio, il suo compito di introdurre il popolo nell’èra messianica della grazia e della misericordia.

* «Ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio»
. Ecco la missione di Giovanni: ricondurre al Signore, cioè convertire. La parola conversione significa: staccarsi dal peccato. Secondo, più importante: orientarsi a Dio, volgersi a Dio, rivolgersi all’amore, alla sorgente dell’amore, orientarsi a Dio; mentre noi siamo di solito centrati in noi stessi, bisogna decentrarsi. Terzo: inserirsi in una comunità fraterna e sacramentale. E quarto: sentire forte e imminente il Regno di Dio e il Giudizio, cioè il trionfo definitivo. Il Regno di Dio è già iniziato.

* Zaccaria viene biasimato per la sua mancanza di fede: «Tu sarai muto, perché non ha creduto alle mie parole che si compiranno». Da una parte la potente parola di Dio; dall’altra la fiacchezza dell’impegno umano nell’accettarla. C’è però qualcosa di consolante: «Le mie parole si compiranno a suo tempo», dice l’Angelo del Signore. Dio eseguisce il suo piano di salvezza nonostante l’elemento umano scadente. La redenzione sarà una vittoria di Dio sul rifiuto, sulla debolezza e sulla manchevolezza umana.
Dio è sempre l’eccelso. La sua grazia decide la salvezza che è opera tutta sua, esclusivamente sua.

PADRE NOSTRO…  
O SANTA MADRE DEL REDENTORE, porta dei cieli, stella del mare, soccorri il tuo popolo che anela a risorgere. Tu che accogliendo il saluto dell’angelo, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.

 

Nella vita di S. Benedetto Cottolengo si narra il sogno seguente. In una rigida giornata d’inverno egli sentì  bussare alla sua porta. Un povero fanciullo, a piedi  nudi, con una bisaccia sulle spalle stava innanzi a lui. Meravigliato e curioso il santo lo guarda per bene e gli chiede: – Che porti nella bisaccia? Il piccolo gliela apre davanti agli occhi. – È piena di cuori! Chiede ancora il santo: – Chi sei tu? Cosa vuoi?
– Io sono il Figlio del Re del mondo. Vado in cerca di voi. Mendico non le vostre cose, ma i vostri cuori.
Il fanciullo meraviglioso apparso al santo Cottolengo, o figlioli, era Gesù.

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