In attesa con Maria

NOVENA DI NATALE – Lunedì 23 Dicembre
Un Canto: Una voce nel deserto
INVOCAZIONE E PREGHIERA
O Emmanuele, Dio con noi, attesa dei popoli e loro liberatore,
vieni a salvarci con la tua presenza.
L’Angelo del Signore portò l’annunzio a Maria
– Ed ella concepì per opera dello Spirito Santo. Ave Maria…
Eccomi, sono la serva del Signore.
– Si compia in me la tua parola. Ave Maria…
E il Verbo si fece carne.
– E venne ad abitare in mezzo a noi. Ave Maria…
IN ASCOLTO – Dal tuo Messalino leggi Lc 1, 57-66
RIFLESSIONE
* «Il Signore aveva fatto brillare la sua misericordia». Quanta felicità in quella casa! La felicità è la più rara, la più preziosa e la più incompresa condizione dell’uomo. Gli adulti in età giovanile talvolta si dicono «felici»; è una parola comoda per difendere la propria intimità. Ma molti sono assillati dal passare del tempo in cui cominciano ad avvertire la corsa precipitosa. Vedono sfumare gli anni senza aver compiuto nulla di veramente proficuo e soddisfacente. Rammaricandosi dei propri errori e delle proprie scelte infelici, si sforzano d’essere allegri, ma non lo sono: soffrono. Considerano la vecchiaia una catastrofe, un brutto tiro giocato al falso sogno di essere felici.
* «La persona più felice – diceva un astronomo – è quella che intrattiene i pensieri più divini». Uno storico, il Durant, confessò di aver cercato la felicità nel sapere e di avervi trovato soltanto delusione; l’aveva cercata nei viaggi e vi aveva trovato la fatica; l’aveva cercata nella ricchezza e vi aveva trovato discordia e preoccupazioni. Cercò la felicità nello scrivere e ne ebbe soltanto stanchezza. Un giorno, presso una stazione, vide in una piccola automobile una donna con un bimbo addormentato in braccio. Un uomo scese dal treno, si avvicinò all’auto, baciò la donna e poi il bimbo, molto dolcemente, per non svegliarlo. La famigliola s’allontanò. Durant ebbe d’improvviso la rivelazione di che cosa fosse la vera felicità. Trovò la pace dell’anima e scoprì che «in tutte le normali funzioni della vita può esservi la gioia».
* Quando l’ammiraglio Byrd si trovò vicino a morire sui ghiacci della Barriera di Ross, affidò alla carta alcuni pensieri: «M’accorgo – scrisse – di non aver capito che le cose semplici e umili della vita sono le più importanti. Quando un uomo a una certa armonia con se stesso e con la sua cerchia familiare, arriva la pace».
PADRE NOSTRO…
O SANTA MADRE DEL REDENTORE, porta dei cieli, stella del mare, soccorri il tuo popolo che anela a risorgere. Tu che accogliendo il saluto dell’angelo, nello stupore di tutto il creato, hai generato il tuo Creatore, madre sempre vergine, pietà di noi peccatori.


