IO HO SCELTO VOI…

«Il “sì” totale e generoso di una vita donata è simile ad una sorgente d’acqua, nascosta da tanto tempo nelle profondità della terra, che attende di sgorgare e scorrere all’esterno, in un rivolo di purezza e freschezza» (Papa Francesco)
Quando lo scrittore francese Montalembert seppe che sua figlia voleva farsi suora, scrisse:
“Chi è dunque questo amante invisibile, morto su un patibolo, che attira così a sé la gioventù, la bellezza, l’amore? Che si presenta alle anime con uno splendore e un fascino a cui non possono resistere; che irrompe all’improvviso su di loro e ne fa la sua preda?
È solo un uomo? No, è un Dio.
Ecco il grande segreto, la chiave di questo sublime e doloroso mistero.
Solo un Dio può ottenere tali trionfi ed esigere tali rinunce”.
La vocazione nasce dallo sguardo di Gesù e dalla Parola
La vocazione nasce dallo sguardo e dalla chiamata di Gesù. Allora tutto fiorisce, è primavera nell’anima, allora si sgela tutto. Basta che l’occhio del Diletto, di Dio; basta la voce del Diletto ed è tutta una meravigliosa fioritura. Fiorisce l’amore nel cuore e tutta la natura ne risente.
Gesù è totalitario e assoluto: vuole tutto, ma dà tutto.
Chi ha donato tutto il suo cuore al Signore se lo ritrova più giovane, più grande e più puro e capace di amare tutti.
Gesù è una persona viva da amare, con cui condividere tutto, ogni istante di vita, per sempre, fino al giorno delle nozze eterne in Cielo.
Durante gli anni giovanili, quanti appelli! Appelli seducenti, chiamate che tentano di distogliere; richiami in tutti i sensi, da tutte le parti. L’animo giovanile è bombardato di appelli, di chiamate, di inviti, di seduzioni. Lasciate emergere nel vostro cuore la chiamata più splendida, quella di Dio.
La più lieta, la più felice avventura di un’anima giovanile è l’incontro con Gesù.
L’anima consacrata è un’aiola, un giardino chiuso, cintato, riservato “Segulla” proprietà riservata di Dio, tutta di Gesù.
Paolo VI, parlando ad un convegno europeo di studio sulle vocazioni, tracciò una linea pastorale per la ricerca dei ‘chiamati da Dio’. Occorre, diceva il Papa:
- coltivare il silenzio interiore;
- vivere a contatto con Dio per mezzo della preghiera;
- scoprire Gesù nel Vangelo, familiarizzandosi con la Parola di Dio;
- partecipare alla vita della Chiesa.
Solo cosi il ‘chiamato da Dio’ potrà svolgere la sua missione di annunciatore di Gesù, di evangelizzatore. Gusterà nel suo cuore le stupende parole di Isaia: ‘Come sono belli i piedi di coloro che annunciano il Lieto Messaggio’, che annunciano il Vangelo.
Tutto fa centro a Gesù per chi si consacra a lui.


