LO CHOC DELLA FELICITÀ!

LO CHOC DELLA FELICITÀ!

Una buona medicina

 

Un padre racconta come usò dello choc della felicità per curare la disobbedienza cocciuta del suo bambino:

«Ho preso il mio bimbo di tre anni che la sera faceva i capricci prima di addormentarsi e si ostinava a venire in salotto invece di andare a letto. Naturalmente si aspettava di essere sgridato, e almeno di essere riportato subito a letto. No. Provai una tattica completamente nuova. Mi presi il bimbo a cavalcioni sulle spalle e uscii in giardino. Il cielo era pieno di stelle; c’era una sottile falce di luna crescente. Il bimbo non aveva mai visto la notte prima di allora, e ne fu tutto insieme sgomento, incantato, intimorito ed esaltato. Indicai le poche costellazioni che conoscevo: Orione con la sua cintura, il Gran Carro dell’Orsa col timone; lo rassicurai su quello strano suono che udiva, era la voce del gufo, un uccello che fa il turno di notte. Quanto al fruscio, erano le foglie che mormoravano nel sonno, perché anch’esse dormivano.
Non dirò che questa avventura abbia posto fine ai capricci serali, ma questi si fecero meno frequenti e meno spesso motivati da incubi o da paure notturne».
In alcuni individui la mancanza di fiducia in se stessi è quasi patologica; l’uomo che ammutolisce se invitato a parlare in pubblico, la donna che perde la testa se ha più di quattro invitati a cena: per costoro la semplice scossa di un mutamento improvviso può dare migliori risultati dell’elettrochoc nelle case di cura.

Tutti noi possiamo provocare lo choc capace di trasformare la nostra vita. Dove? A contatto con Gesù.

In Finlandia la gente si precipita fuori della sauna surriscaldata, per andarsi a tuffare nelle acque gelide di un lago.
Se non seguite lo slancio dell’ispirazione dello Spirito e se vi fermate a pensarci sopra non lo farete mai più. Tuffatevi, senza esitare; e dopo il primo choc avrete una sensazione di benessere mai provata prima.
Franz Kafka una volta disse: «Tutti noi abbiamo bisogno di una picozza per spezzare il mare di ghiaccio che è dentro di noi».

La picozza migliore è l’incontro con Dio, con la Parola di Dio.
La Parola di Dio è una spada a doppio taglio: provoca sempre uno choc di felicità.

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