PREOCCUPAZIONI? SOLO L’8% SONO VERE!

Uno psicologo ha fatto una lista di tutto ciò che ci preoccupa:
«Al primo posto, con un 40%, troviamo le cose che mai accadranno. Si ha paura per cose che, se viste da vicino, non ci spaventerebbero più.
Al secondo posto poi, con un 30%, ci sono le preoccupazioni per avvenimenti passati. Non li potremo più cambiare, però essi continuano a pesarci sull’animo.
Un 12% riguardano i pensieri che ci facciamo per la nostra salute. In questo modo però otteniamo l’effetto contrario. Più uno si fissa sulla salute più si ammala. Ci restano ancora un 18%
Un 10% si riferiscono a cose di pochissimo conto che noi però sopravvalutiamo.
Alla fine del conteggio non resta che un 8% di vere preoccupazioni.
Io comunque sono convinto che non sono queste a pesarci di più, ma quell’80% che non hanno nessun concreto fondamento che però ci tolgono la gioia di vivere. E forse questo avviene oggi stesso se tu stai pensando a problemi la cui soluzione non dipende da te. Ed infine questo atteggiamento ci impedisce di tener aperti gli occhi per tutto quello che di positivo ci circonda, il sorriso forse o il saluto di chi ci sta passando accanto …
San Pietro ci invita: “Affidate a Dio tutte le vostre preoccupazioni, perché Egli ha cura di voi” (1 Pt 5,7).
Cerchiamo già al mattino di affidare tutte le nostre preoccupazioni, siano esse fondate o no, al Signore. Se poi durante il giorno esse torneranno ad occuparci, affidiamole nuovamente al Signore»
(Dott. Ernst Poschl)


