Un mese a Maria – 1° giorno

Un mese a Maria – 1° giorno

“Un mese a Maria” – 1° giorno

In Ascolto (Lc 1,26-31)

Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù».

Alle parole: «Lo Spirito Santo scen­derà su di te…» immagina il cuore di Maria: un grande giglio aperto e un fa­scio di luce che lo riempie.
Accolse in sé la Luce, socchiuse il Giglio e lasciò trasparire nell’interno la parola «Sì». Questa parola fu assorbita dalla Luce e il “Verbo si è fatto Carne”.
Il «si» di Maria si incontrò con lo Spirito Santo. Una grande Luce avvolse quel «sì»: Ecco il mistico e reale connu­bio.
Dopo che Maria diede il suo “sì” a Dio, in libera volontà, con libera accettazio­ne, il Verbo cominciò a farsi Carne in Lei.
Ogni concepimento avviene così: pri­ma nello Spirito, poi nella, carne.
Così avviene, in noi: ogni volta che diciamo il nostro “sì” nello Spirito San­to, con libera accettazione il Verbo prende dimora in noi. Lo Spirito ci av­volge e compie la crescita di Cristo in noi. Così si perde la vita e la si ritrova nella sua pienezza fino, a dire con S. Paolo: “Non vivo più io, ma vive in me Cristo”.
Nella misura in cui tu dici “sì”, nella misura in cui tu perdi la tua propria vi­ta, in cui tu muori a te stesso, Gesù prende dimensioni sempre più conformi alla perfetta statura in te.    
E quando la sua statura sarà al completo, allora sali­rai con Lui sulla Croce, per dare ai fra­telli testimonianza dell’Amore del Pa­dre.

Prega un mistero del Rosario:
Padre nostro, … – 10 Ave, o Maria, … – Gloria al Padre, …

 

Esempio

La beata Anna Maria Taigi, figlia di un farmacista, fu mamma ed ebbe tanti bimbi. Se un bambino rompeva la scodella: <<occorre dar lavoro ai maiolicai >>, diceva lei raccogliendo i cocci. Se il marito rientrava tardi, lei era ad attenderlo con la cena calda. Anna Maria aveva un segreto per essere sempre così serena: la preghiera. Nella sua camera c’era un altarino con un lume a olio sempre acceso. Si affidava tutta alla Celeste Mamma.

 

Impegno

Cercherò di essere raccolto durante la giornata per scoprire la presenza di Dio in me, attorno a me, nei fratelli e negli avvenimenti.

 

Piccola Consacrazione alla Mamma Celeste: 

Ave Mamma, piena di grazia, Madre di Dio e della Chiesa,
noi ci consacriamo al tuo Cuore Immacolato e Addolorato,
tienici sempre amorosamente per mano.

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