Con Maria contempliamo la Passione di Gesù sulla Sindone /2

Con Maria contempliamo la Passione di Gesù sulla Sindone /2

Il servo Sofferente sopporta le sevizie e le brutalità della passione e morte con l’atteggiamento mansueto di un agnello condotto al mattatoio. In forza di una condanna e di un giudizio oppressivo il Servo vien fatto sparire; i suoi contemporanei non capiscono che egli è stato eliminato dalla terra dei vivi a causa dei peccati del suo popolo. Si può anche tradurre così: «eliminato perché ha preso su di sé la lebbra dei peccati del suo popolo».

«Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

Segue una piccola invocazione allo Spirito Santo (pregata o cantata):
Vieni, Santo Spirito,             Vieni, Padre dei poveri
manda a noi dal cielo           vieni, datore dei doni,
un raggio della tua luce       vieni, luce dei cuori.

SECONDO MISTERO DOLOROSO
La flagellazione di Gesù alla colonna

“Sul mio dorso hanno arato gli aratori, hanno scavato lunghi solchi” (Sal 129,3).
 
* Nella Sindone sono documentati 98 colpi di flagello. La flagellazione, di tipo romano, si effettuava con delle strisce di cuoio multiplo su cui erano fissate due palle di piombo o degli ossicini. La Sindone rivela che i fla­gellatori di Gesù furono due, posti rispettivamente a destra e a sinistra. Colpirono a staffilate la pelle di Ge­sù, già alterata da milioni di microscopiche emorragie del sudor di sangue. La pelle si lacerava e si spaccava e ne sgorgava il sangue. A ogni colpo il corpo di Gesù trasaliva in un soprassalto di dolore.

* Gesù, legato ad una colonna, è l’agnello innocente che si offre per noi:
“Maltrattato, si lasciò umiliare
e non aprì la sua bocca;
era come agnello condotto al macello,
come pecora muta di fronte ai suoi tosatori,
e non aprì la sua bocca” (Isaia 53).
 
* Secondo santa Brigida, il Signore sopportò questo supplizio in espiazione dei peccati della carne di tutta l’umanità.


Prega il “Padre nostro”, 10 Ave Maria. Termina con la piccola lode alla Santissima Trinità: Gloria al Padre

Gesù, il tuo volto, il tuo corpo: ti hanno sfigurato, ti hanno distrutto, rovinato, sconvolto! Umilmente preghiamo davanti a te. Sei il nostro Signore: prendi dalle nostre mani i flagelli, tutte le armi. Donaci una eredità d’amore. Gesù, con i tuoi flagelli, con le tue piaghe ferite, guariscici. Guarisci tutti quelli che sono lontani da te. Guarisci tutti quelli che sono entrati nel buio. Guarisci tutti i disperati con la tua consolazione, la pace. O Gesù, guariscici, liberaci, cambiaci.

Condividi su: Facebook Twitter Google Plus